Cercare e non cercare
Ci sono problemi pratici e si pensa come risolverli, ci si organizza, si calcola.
Poi ci sono gli altri problemi, quelli per cui se ti svegli alle tre/quattro di notte ti prende l’angoscia e non sai perché, per cui la morte ti turba nel profondo, quelli per cui si ammazzano gli altri e se stessi, per cui ti vengono le crisi di panico, per cui fai uso di droghe, per cui se vivi un abbandono ti sembra di impazzire…
Ma in questo ambito non si pensa a come risolverli, al limite si pensa a come metterci una pezza o a come dimenticarseli.
E d’altronde perché pensarci, tanto non c’è nulla a cui arrivare, nulla da capire, una soluzione NON esiste.
“Tutto è interpretazione”, ci sono solo opinioni, non fatti.
“Tutto è relativo” quindi va bene tutto, nessun parto della mente ha più valore di un altro, solo quello che ci da sensazioni più piacevoli, ma sul momento, relativamente, perché la disposizione alle sensazioni è sempre in mutamento.
“C’è solo materia che si organizza in modi più o meno complessi” quindi dove mai puoi arrivare con la mente? Potrai arrivare solo a una diversa organizzazione della materia…e allora?
Non si riesce più nemmeno a concepire che il pensiero possa andare oltre l’opinione, il giudizio, sè stesso.
Sono i dogmi dell’oscurantismo post moderno, le forme del conformismo mentale più sottile e bieco. Questa è la morte di tutto ciò che è tensione al vero, della filosofia come dell’arte.
Siccome il dogma vige da decenni, molti ci sono nati dentro, non riescono nemmeno a concepire una diversa disposizione della mente nei confronti della propria esistenza.
È il buio della ragione, come nelle grigie dittature, come nei periodi di oscurantismo religioso, solo che è più sottile e subdolo, a tal punto che riesce a passare per colorata libertà: “io posso pensare tutto ciò che voglio ed è sempre lecito….ci mancherebbe altro! ”
L’illusione e la realtà sono lo stesso, non abbiamo nessun criterio per discriminarle.
Anzi di più, porsi il problema di ciò che è illusorio e di ciò che è reale è una masturbazione mentale che non serve a niente, forse un problema neurologico.